Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 26750 del 25 settembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:26750PEN

Massima

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La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e della presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari, ai sensi dell'art. 275, comma 3, c.p.p., per i reati di maggiore gravità, comporta che il giudice di merito debba motivare adeguatamente le ragioni per le quali ritiene superata tale presunzione, valorizzando tutti gli elementi fattuali e probatori rilevanti, senza limitarsi a una mera valutazione astratta delle circostanze dedotte dalla difesa. Ciò in quanto il meccanismo di "presunzione" previsto dalla norma citata non può essere ingiustificatamente disatteso, dovendo il giudice dare conto in modo congruo e logico delle specifiche ragioni per le quali, nel caso concreto, le esigenze cautelari risultano effettivamente superate, anche in relazione alla gravità del reato, alla pericolosità sociale del soggetto e alla sua capacità di mantenere contatti con gli ambienti criminali. La motivazione del provvedimento cautelare deve, pertanto, essere adeguata e immune da vizi logici, senza che possano essere censurate in sede di legittimità mere valutazioni di merito sulla ricostruzione dei fatti e sull'apprezzamento delle circostanze, salvo che non risultino manifestamente illogiche o contraddittorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSTANZO Angelo - Presidente

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 21/02/2020 del Tribunale di Cagliari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dall'((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza sopra indicata il Tribunale di Cagliari, adito ai sensi dell'articolo 309 c.p.p., co…

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