Il falso materiale in certificazione amministrativa commesso da privato, ai sensi degli articoli 447 e 482 del codice penale, sussiste anche quando il documento contraffatto, pur privo di valore legale se non accompagnato da altri requisiti, sia comunque idoneo a trarre in inganno sulla identità del soggetto che ne risulta intestatario, non essendo necessario che il falso sia riconoscibile "ictu oculi" da chiunque, essendo sufficiente che non sia possibile dimostrare l'impossibilità che possa trarre in inganno alcuno. Ai fini dell'applicabilità dell'articolo 10 del codice penale, che esclude la punibilità per reati commessi all'estero, non è sufficiente una mera ipotesi di confezionamento all'estero del documento falso, ma occorre la ragionevole probabilità, sulla base di specifici elementi di fatto, che il reato sia stato commesso all'estero piuttosto che in Italia, dovendosi altrimenti, in caso di dubbio, ritenere operante la giurisdizione dell'autorità italiana.