Il giudice amministrativo, accertata l'inottemperanza di una pubblica amministrazione all'esecuzione di un decreto ingiuntivo passato in giudicato, è tenuto a condannare l'amministrazione al pagamento delle somme dovute, oltre interessi ex d.lgs. 231/2002 fino all'effettivo soddisfo, disponendo la nomina di un commissario ad acta, con facoltà di delega, per l'esecuzione del titolo esecutivo in caso di perdurante inerzia dell'amministrazione inadempiente. Tale pronuncia di condanna all'ottemperanza del decreto ingiuntivo è dovuta in applicazione del principio di effettività della tutela giurisdizionale, in base al quale il giudice deve assicurare l'esecuzione del giudicato formatosi su un provvedimento di condanna pecuniaria a carico della pubblica amministrazione, senza che questa possa opporre ragioni di interesse pubblico o di discrezionalità amministrativa. Inoltre, la condanna alle spese di lite a carico dell'amministrazione soccombente costituisce un ulteriore strumento di pressione per assicurare l'adempimento del titolo esecutivo, in attuazione del principio di responsabilità patrimoniale della pubblica amministrazione per i danni cagionati dall'inerzia nell'esecuzione delle pronunce giurisdizionali.