La localizzazione degli impianti di distribuzione carburanti costituisce un mero adeguamento degli strumenti urbanistici in tutte le zone o sottozone del piano regolatore generale non sottoposti a particolari vincoli paesaggistici, ambientali ovvero monumentali e non comprese nelle zone territoriali omogenee A. Pertanto, i Comuni non possono stabilire un divieto assoluto di installare tali impianti in alcune zone del territorio comunale, essendo gli impianti di distribuzione di carburanti compatibili con qualunque destinazione urbanistica, salvo espressi divieti, e costituendo la loro localizzazione un mero adeguamento degli strumenti urbanistici. Tuttavia, i Comuni possono procedere all'individuazione di "aree di opportunità" per la localizzazione di tali impianti, non costituenti varianti né grafiche né normative rispetto agli strumenti urbanistici, ma consistenti in un'ulteriore possibilità tecnica e normativa proposta e concomitante con le previsioni urbanistiche. Pertanto, se la nuova installazione ricade in un'area individuata dal piano carburanti come zona di opportunità e che non è sottoposta a vincolo né rientra nella zona omogenea A, non c'è bisogno di alcuna variante urbanistica, anche in caso di difformità dell'originaria destinazione dell'area; viceversa, nelle zone non individuate dal Piano carburanti come zone di opportunità, l'installazione dei nuovi impianti è consentita solo nel rispetto delle prescrizioni urbanistiche vigenti. Inoltre, l'obbligo di adeguare, se necessario, la pianificazione comunale è conseguente all'emanazione del regolamento di attuazione della legge regionale, per cui è da escludere che il Piano di razionalizzazione della rete distribuzione carburante adottato dal Comune di Napoli sia inefficace o illegittimo per effetto della mera entrata in vigore della L.R. Campania n. 8/2013.