Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 3194 del 21 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:3194PEN

Massima

Massima ufficiale
In materia di reati associativi, il ruolo di partecipe rivestito da taluno nell'ambito della struttura organizzativa criminale non è di per sè solo sufficiente a far presumere la sua automatica responsabilità per ogni delitto compiuto da altri appartenenti al sodalizio, anche se riferibile all'organizzazione e inserito nel quadro del programma criminoso, giacchè dei reati-fine rispondono soltanto coloro che materialmente o moralmente hanno dato un effettivo contributo, causalmente rilevante, volontario e consapevole all'attuazione della singola condotta criminosa, alla stregua dei comuni principi in tema di concorso di persone nel reato, essendo teoricamente esclusa dall'ordinamento vigente la configurazione di qualsiasi forma di anomala responsabilità di "posizione" o da "riscontro d'ambiente". (Fattispecie in tema di associazione dedita al traffico di stupefacenti).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MANNINO Saverio Feli - Consigliere

Dott. MARTELLA Ilario - Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli;

2) Sa. Bi., nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del 10 aprile 2007 emessa dal Tribunale di Napoli;

visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;

sentita la relazione del Consigliere Dott. Giorgio Fidelbo;

sentito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. De Sandro Anna Maria, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;

s…

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