Cassazione penale Sez. II sentenza n. 16725 del 3 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:16725PEN

Massima

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Il giudice, nel caso di reato continuato, può applicare l'aumento di pena previsto dall'art. 81 comma 2 c.p. sulla pena base relativa al reato più grave sottoposto al suo giudizio, anche quando nei confronti dell'imputato sia già stata pronunciata una sentenza irrevocabile di condanna o una sentenza equiparabile, come quella di applicazione della pena ai sensi dell'art. 444 c.p.p., per un fatto meno grave. In tale ipotesi, la pena complessiva va determinata sulla base di quella da infliggersi per il reato più grave sottoposto al giudizio in corso, con l'aumento ritenuto equo in riferimento al reato meno grave già giudicato, in quanto l'unico criterio offerto dall'art. 81 comma 2 c.p. per individuare la pena base su cui applicare gli aumenti in continuazione è quello della maggiore gravità del reato ancora oggetto di giudizio rispetto a quello già giudicato, senza che rilevi il fattore temporale. Tale orientamento, consolidatosi nella giurisprudenza di legittimità, supera l'ormai risalente e minoritaria opinione che muoveva dall'intangibilità del giudicato, in quanto nel vigente codice di procedura penale l'art. 671 c.p.p. esclude tale intangibilità, anche in sede esecutiva, fra reati già giudicati e reati ancora oggetto di giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA Pietro - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. FUMU Giacomo - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita B. - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

So. Se. Ni. Ma. ;

avverso la sentenza 19.5.09 della Corte d'Appello di Catania;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita in pubblica udienza la relazione del Consigliere Dott. ((omissis));

udito il Procuratore Generale nella persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con sentenza 26.2.09 del GUP del Tribunale di Catania, …

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