Cassazione penale Sez. I sentenza n. 46393 del 30 novembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:46393PEN

Massima

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La legittima difesa, reale o putativa, presuppone un'aggressione ingiusta e una reazione necessaria, proporzionata e non altrimenti evitabile per tutelare un diritto. L'attualità del pericolo deve essere valutata ex ante, tenendo conto della situazione concreta e della possibilità di sottrarsi all'aggressione mediante un commodus discessus. Il vizio parziale di mente, che incide sulla capacità di intendere e di volere, è compatibile con il riconoscimento della provocazione solo se quest'ultima non è assorbita e determinata in modo preponderante dall'infermità. La sproporzione tra la condotta della vittima e la reazione dell'agente non costituisce di per sé elemento caratterizzante l'attenuante della provocazione, che richiede invece uno stato d'ira incontenibile determinato da un fatto ingiusto altrui e un nesso di causalità psicologica tra l'offesa e la reazione, indipendentemente dalla proporzionalità tra esse.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso La sentenza n. 24/2010 CORTE ASSISE APPELLO di BOLOGNA, del 27/04/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in pubblica udienza del 26/04/2012 la relazione fatta dal Consigliere dott. ((omissis));

udito il Procuratore Generale in persona del dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;

udito per le parti civili l'avv. (OMISSIS…

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