Cassazione penale Sez. III sentenza n. 21944 del 25 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:21944PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca di beni sequestrati può essere impugnato mediante opposizione davanti al giudice dell'esecuzione, anche qualora il ricorso per cassazione sia stato erroneamente proposto. In tal caso, il ricorso non deve essere dichiarato inammissibile, ma deve essere qualificato come opposizione e trasmesso al giudice competente per il prosieguo del procedimento. Tale principio si fonda sul favor per la conservazione degli atti processuali e sulla necessità di garantire il diritto di difesa del terzo estraneo al reato, titolare del bene confiscato, il quale può far valere le proprie ragioni nella fase esecutiva del procedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. SOCCI Angelo M. - rel. Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 100/2015 GIP TRIBUNALE di REGGIO CALABRIA, del 17/09/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SOCCI ANGELO MATTEO;
lette le conclusioni del P.G. Dott. GALLI Massimo: "Qualificato il ricorso come opposizione ai sensi dell'articolo 667 c.p.p., comma 4 disponga trasmettersi gli atti alla Corte di Appello di Reggio Calabria per il corso ulteriore".
RITENUTO IN FATTO
1. Il tribunale di Reggio Calabria con provved…

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