Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 40937 del 24 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:40937PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La confisca di beni, ai sensi dell'art. 240 c.p., deve essere adeguatamente motivata dal giudice, il quale non può basarsi su mere affermazioni apodittiche e generiche, ma deve fornire una valutazione specifica e puntuale in relazione alla natura e all'utilizzo dei beni sottoposti a confisca. In particolare, per quanto riguarda la confisca di telefoni cellulari e carte di credito, il giudice non può presumere automaticamente che tali beni siano strumentali al traffico di stupefacenti, senza una concreta verifica della loro effettiva connessione con l'attività delittuosa accertata. La motivazione della confisca deve pertanto essere adeguata e logicamente coerente, evitando ragionamenti privi di riscontri probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI Francesco M. - Presidente

Dott. NARDIN Maura - rel. Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/01/2018 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa DANIELA DAWAN;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa FODARONI MARIA GIUSEPPINA, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS), a mezzo del difensore, ricorre avverso la sentenza emessa in data 1…

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