Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17990 del 30 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:17990PEN

Massima

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La confisca di beni disposta in sede di prevenzione non può essere revocata sulla base della mera produzione di decreti autorizzativi all'acquisto degli stessi, già allegati al rogito notarile, in quanto tali atti non costituiscono prova nuova idonea a dimostrare il venir meno delle ragioni che hanno giustificato l'applicazione della misura di prevenzione. Ai fini della revoca o modifica di una misura di prevenzione, è necessario che emergano circostanze obiettive che dimostrino concretamente il venir meno (ovvero il modificarsi) delle cause poste a fondamento dell'applicazione della misura stessa, non essendo sufficiente una mera rilettura alternativa degli elementi già valutati in precedenza. Inoltre, la legittimazione all'istanza di revoca non può essere negata sulla base della mancata partecipazione al procedimento di prevenzione, in quanto tale requisito non è necessario ai fini della proponibilità della domanda, essendo sufficiente la titolarità del bene oggetto della misura ablativa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antoni - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto il 25.9.2007 da:

Avv. Ravanelli Francesco, difensore di AM. MA. , nata a (OMESSO);

e di GR. MI. , nato a (OMESSO);

avverso il decreto della Corte di Appello di Bari del 17.7.2007;

Letto il ricorso e la sentenza impugnata;

Sentita la relazione del Consigliere Dr. Paolo Antonio BRUNO;

Lette le conclusioni del P.G. in sede, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

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