Consiglio di Stato sentenza n. 6423 del 2014

ECLI:IT:CDS:2014:6423SENT

Massima

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Il silenzio-assenso sulla domanda di condono edilizio non si perfeziona automaticamente per il solo decorso del termine di due anni dalla presentazione della domanda, ma è condizionato all'adempimento di specifici oneri da parte del richiedente, quali il pagamento di tutte le somme dovute a conguaglio e la presentazione della documentazione necessaria all'accatastamento, ivi compresa una dichiarazione resa ai sensi di legge circa la consistenza e le caratteristiche dell'opera abusiva. Pertanto, l'inattendibilità della dichiarazione resa dal richiedente, emergente dalla stessa documentazione allegata, impedisce in radice la formazione del silenzio-assenso, legittimando il diniego dell'Amministrazione. Conseguentemente, l'ordine di demolizione dell'opera abusiva costituisce un provvedimento dovuto e sufficientemente motivato con il riferimento al permanente carattere abusivo dell'immobile, senza che sia necessaria una ulteriore ponderazione di interessi diversi da quelli pubblici tutelati, attesa la natura interamente vincolata di tale sanzione.

Sentenza completa

N. 06403/2012
REG.RIC.

N. 06423/2014REG.PROV.COLL.

N. 06403/2012 REG.RIC.

N. 09235/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6403 del 2012, proposto da:
Roma Capitale in persona del sindaco in carica, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), domiciliata in Roma, Via del Tempio di Giove, 21;

contro

((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), domiciliatario in Roma, piazza Adriana, 15;
((omissis)) dal 1927 s.r.l.;

sul ricorso numero di registro generale 9235 del 2013, proposto da:
Roma Capitale in persona del sindaco in carica, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), domiciliata in Roma, Via del Tempio di Giove, 21;

contr…

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