Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9042 del 27 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:9042PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare di custodia in carcere, pur fondato su gravi indizi di colpevolezza e sull'esigenza di prevenire il pericolo di reiterazione del reato, deve essere revocato o sostituito con una misura meno afflittiva quando vengano meno le esigenze cautelari che ne hanno giustificato l'adozione, anche in ragione di sopravvenuti elementi favorevoli all'indagato. In tali ipotesi, il venir meno dell'interesse all'impugnazione della misura cautelare, cessata, non configura una ipotesi di soccombenza e sottrae i ricorrenti alla condanna al pagamento delle spese processuali e della sanzione in favore della Cassa delle Ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 14/09/2017 del TRIB. LIBERTA' di ROMA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa SCALIA LAURA;
sentite le conclusioni del P.G. Dott.ssa DE MASELLIS MARIELLA;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Il Tribunale di Roma, pronunciando in sede di riesame cautelare, con ordinanza del 14 settembre 2017 ha confermato la …

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