Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 4956 del 5 febbraio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:4956PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, abusando della propria posizione e della fiducia riposta in lui, commette reati di peculato e riciclaggio, può essere sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari qualora sussistano concreti e attuali elementi che facciano ritenere probabile la reiterazione di tali condotte illecite, anche in considerazione della capacità di conquistare la fiducia di terzi e di non destare sospetti, nonché della persistenza di problemi finanziari che possono costituire stimolo alla commissione di ulteriori reati della stessa natura, a prescindere dall'eventuale licenziamento dall'ente pubblico di appartenenza. In tali casi, il giudice deve motivare in modo specifico e concreto la sussistenza delle esigenze cautelari, senza potersi limitare a valutazioni astratte, tenendo conto anche del tempo trascorso dall'ultimo episodio delittuoso, ma senza che ciò sia di per sé sufficiente a escludere il pericolo di reiterazione, ove risultino comunque presenti gli altri presupposti per l'applicazione della misura cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSTANZO Angelo - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 19/09/2019 del Tribunale di Salerno;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. RICCIARELLI Massimo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ORSI Luigi, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 19/9…

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