Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5348 del 4 febbraio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:5348PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il provvedimento del giudice per le indagini preliminari che rigetta la richiesta di applicazione della pena concordata, non essendo definitivo, non è autonomamente impugnabile con ricorso per cassazione, ma può essere contestato solo unitamente alla sentenza che definisce il giudizio. Tale principio si fonda sulla natura non definitiva dell'ordinanza, in quanto essa non esaurisce la cognizione del giudice sulla vicenda processuale, e sull'assenza di una specifica previsione legislativa che ne consenta l'autonoma impugnazione. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza che respinge la richiesta di applicazione della pena concordata è inammissibile, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 3974/2013 GIP TRIBUNALE di COSENZA, del 12/12/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MICCOLI Grazia;

Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Dott. ((omissis)), ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con l'impugnata ordinanza, pronunciata ai sensi dell'articolo 444 c.p.p., il Giudice per le indagini preliminari…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.