La buona fede, quale causa di esclusione della responsabilità per illeciti amministrativi, richiede il riscontro di elementi positivi idonei a indurre un errore incolpevole nell'autore della violazione, non essendo sufficiente il mero convincimento di liceità della propria condotta derivante da indicazioni di associazioni di categoria. L'errore scusabile presuppone che l'inosservanza degli adempimenti sia stata determinata da chiarimenti forniti da tali associazioni, le quali, pur avendo il compito di illustrare agli associati il senso delle norme di legge, non esonerano gli stessi dal dovere di verificarne personalmente la consistenza. Grava sull'autore della violazione l'onere di dimostrare di aver agito senza colpa, essendo la buona fede rilevante solo in presenza di elementi positivi idonei a ingenerare nell'agente il convincimento della liceità del suo operato, purché l'errore sia incolpevole e inevitabile.