Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 4557 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:4557SENT

Massima

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L'Amministrazione comunale può disporre la decadenza sanzionatoria di un titolo abilitativo, come una convenzione, quando il beneficiario non rispetti gli obblighi e le prescrizioni ivi contenuti, in quanto tale inadempimento rende la permanenza dell'efficacia del provvedimento contraria all'interesse pubblico. La pronuncia di decadenza non comporta un riesame dell'atto sotto il profilo della legittimità o dell'opportunità, ma una valutazione del comportamento tenuto dal destinatario durante lo svolgimento del rapporto, accertando il venir meno dei requisiti di idoneità per la titolarità dell'atto ampliativo. Pertanto, l'Amministrazione può legittimamente disporre la decadenza di una convenzione che consente a privati la gestione di un'area pubblica, qualora accerti il mancato rispetto degli obblighi di apertura, manutenzione e decoro imposti dalla convenzione stessa, senza che ciò comporti violazioni delle norme sulla comunicazione di avvio del procedimento o sulla motivazione del provvedimento, atteso che l'approfondita istruttoria svolta costituisce presupposto sufficiente per l'applicazione della previsione di cui all'art. 21-octies, comma 2, secondo periodo, della legge n. 241 del 1990. In tali casi, le spese di giudizio possono essere compensate integralmente tra le parti in considerazione della peculiarità delle questioni oggetto di controversia.

Sentenza completa

N. 00956/2012
REG.RIC.

N. 04557/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00956/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 956 del 2012, proposto da:
“VENERABILE COLLEGIO INGLESE” e “CONDOMINIO DI VIA DEI CAPPELLARI nn. 34-38”, in persona dei rispettivi rappresentanti legali pro tempore, rappresentati e difesi dall’avv. Marco Machetta, presso il cui Studio sono elettivamente domiciliati in Roma, Via degli Scipioni, n. 110;

contro

ROMA CAPITALE (già Comune di Roma), in persona del Sindaco pro tempore, rappresentata e difesa dall’avv. Rodolfo Murra dell’Avvocatura comunale, presso la cui sede è elettivamente domiciliata in Roma, Via Tempio di Giove, n. 21;

per l'annullamento, previa sospensione dell’efficacia

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