Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 250 del 2011

ECLI:IT:TARPIE:2011:250SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di demolizione di opere edilizie eseguite in assenza di titolo abilitativo può divenire improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, qualora i locali oggetto del provvedimento siano stati successivamente alienati a terzi che abbiano presentato una denuncia di inizio attività in sanatoria, a seguito della quale il Comune abbia applicato la sanzione pecuniaria prevista dalla legge, già assolta dagli interessati. In tal caso, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, in applicazione del principio di economia processuale e di ragionevole durata del processo, compensando le spese di lite tra le parti. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente a coltivare il giudizio, a seguito di fatti sopravvenuti che hanno sanato la situazione oggetto del provvedimento impugnato, comporta l'improcedibilità del ricorso, in applicazione dei principi di economia processuale e ragionevole durata del processo, con compensazione delle spese di lite. Ciò in quanto, una volta che i terzi acquirenti abbiano regolarizzato la propria posizione edilizia, il provvedimento di demolizione perde di attualità e non può più essere utilmente coltivato dalla parte ricorrente originaria.

Sentenza completa

N. 01677/1996
REG.RIC.

N. 00250/2011 REG.PROV.COLL.

N. 01677/1996 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1677 del 1996, proposto da:
TELECOM ITALIA S.P.A., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avv. Riccardo Montanaro, con domicilio eletto presso lo studio del medesimo in Torino, via del Carmine, 2;

contro

COMUNE DI ASTI, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Giorgio Santilli, con domicilio eletto presso lo studio del medesimo in Torino, via Paolo Sacchi, 44;

per l'annullamento

dell'ordinanza prot. n. 232 del 17 maggio 1996, notificata in data 7 giugno 1996, con cui, ai sensi dell'art. 7 della legge…

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