L'obbligo di notifica dell'istanza di revoca o sostituzione di una misura cautelare personale alla persona offesa dal reato, previsto dall'art. 299, commi 2-bis e 3, c.p.p. nei procedimenti per delitti commessi con violenza alla persona, costituisce una condizione di procedibilità dell'istanza stessa, la cui inosservanza determina l'inammissibilità della richiesta. Tale obbligo di notifica, finalizzato al coinvolgimento della persona offesa nella dinamica cautelare e alla tutela dei suoi diritti di informazione, incolumità personale ed esercizio delle proprie facoltà, non può essere superato sulla base di dichiarazioni della persona offesa prive di data certa e di collegamento con la specifica istanza di sostituzione della misura cautelare. Il controllo sulla legittimità del provvedimento cautelare, sotto il profilo dell'omessa notifica, è deducibile e rilevabile d'ufficio in ogni stato e grado del processo, anche in sede di appello ex art. 310 c.p.p., prescindendo dal principio devolutivo.