Consiglio di Stato sentenza n. 2323 del 2022

ECLI:IT:CDS:2022:2323SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Le concessioni di acque minerali e termali, in quanto attività economiche suscettibili di sfruttamento commerciale, sono soggette al rispetto dei principi di concorrenza e di tutela del mercato unico europeo, sanciti dalla direttiva "Bolkestein" 2006/123/CE, come affermato dalla Corte Costituzionale. Pertanto, il rinnovo di tali concessioni non può avvenire in via diretta, ma deve essere preceduto da una procedura ad evidenza pubblica, volta a selezionare il soggetto più idoneo a cui assegnare la concessione, a prescindere dalla data di presentazione della relativa istanza da parte del precedente concessionario. Tale principio trova applicazione anche ai procedimenti amministrativi in corso, in virtù dell'efficacia retroattiva dei giudizi di illegittimità costituzionale, che travolgono le norme interne in contrasto con il diritto comunitario.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/03/2022

N. 02323/2022REG.PROV.COLL.

N. 09768/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9768 del 2011, proposto dalla Regione Campania, in persona del Presidente
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il proprio Ufficio di Rappresentanza in Roma, via Poli, n. 29,

contro

la Società “((omissis))” s.p.a., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avvocato ((omissis)), domiciliato presso la Segreteria della Sezione, in Roma, piazza Capo di Ferro, n. 13,

per la riforma

della sentenza del T.A.R. per la Campania, Sez. VII, n. 4114 del 27 luglio 2011, resa tra le parti.

Visti il ricor…

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