Cassazione penale Sez. III sentenza n. 18872 del 12 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:18872PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari e di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, prevista dall'art. 275 comma 3 c.p.p. per i delitti di cui all'art. 51 comma 3-bis c.p.p., tra cui rientra il delitto di associazione di tipo mafioso aggravato ai sensi dell'art. 416-bis.1 c.p., opera in modo prevalente rispetto alla norma generale di cui all'art. 273 c.p.p. Pertanto, il decorso di un significativo lasso di tempo tra il fatto contestato e l'applicazione della misura cautelare, di per sé, non è sufficiente a superare tale presunzione relativa, essendo necessaria la dimostrazione, in modo obiettivo e concreto, di una situazione indicativa dell'assenza o dell'affievolimento delle esigenze cautelari, alla quale può concorrere, ma non da solo, anche la valutazione del tempo trascorso. Inoltre, la valutazione del pericolo di recidiva può fondarsi sulle modalità della condotta e sulla personalità dell'indagato, laddove emerga il suo ruolo di soggetto deputato a commettere estorsioni in un contesto criminale organizzato dalla elevata carica intimidatoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. SOCCI Angelo Matt - Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giusep - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 17/06/2021 del tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. Giuseppe Noviello;
udita la requisitoria scritta del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Giordano Luigi, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore dell'indagato, avv.to (OMISSIS) che ha concluso insistendo per l'accoglimento del …

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