Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31648 del 21 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:31648PEN

Massima

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Il reato di accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico di cui all'art. 615-ter c.p. è configurabile anche nei confronti di chi, pur legittimamente autorizzato all'accesso, ne violi le condizioni e i limiti imposti dal titolare per disciplinarne l'utilizzo, a prescindere dalle finalità perseguite dall'agente. L'interpretazione giurisprudenziale che afferma tale principio, pur essendo successiva alle condotte contestate, è da considerarsi ragionevolmente prevedibile in quanto fondata su un consolidato orientamento delle sezioni semplici della Corte di Cassazione, sicché non può trovare applicazione il divieto di retroattività della norma penale più sfavorevole di cui all'art. 7 CEDU. Inoltre, l'errore di diritto sull'illiceità penale della condotta non può essere scusato ai sensi dell'art. 5 c.p. qualora derivi da un contrasto giurisprudenziale o da incertezze interpretative, atteso che in tali casi sussiste l'obbligo di astenersi dall'agire fino a quando non sia stata conseguita la corretta conoscenza della normativa applicabile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. MORELLI Francesca - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/11/2015 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udito in PUBBLICA UDIENZA del 17/06/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dott. MORELLI FRANCESCA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ANIELLO ROBERTO, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
Udito il difensore Avv.to (OMISSIS) che insiste per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la…

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