Cassazione penale Sez. II sentenza n. 45727 del 18 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:45727PEN

Massima

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Il giudice che applica la pena su richiesta delle parti (c.d. "patteggiamento") non è tenuto a pronunciare una sentenza di proscioglimento ex art. 129 c.p.p. qualora abbia verificato e escluso la presenza di cause di non punibilità, essendo sufficiente il mero richiamo a tale norma nella motivazione della sentenza. Infatti, il giudice è tenuto a valutare in maniera specifica gli elementi probatori acquisiti, senza necessità di ulteriori e più analitiche disamine, purché la motivazione dia conto dell'avvenuta verifica circa l'insussistenza di cause di proscioglimento. Il ricorso per cassazione avverso la sentenza di patteggiamento è ammissibile solo in caso di pena illegale o per questioni inerenti all'applicazione delle cause di non punibilità di cui all'art. 129 c.p.p., non essendo sufficiente la mera deduzione di un vizio di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 57/2015 del GIP del Tribunale di Termini Imerese del 23.3.2015;
visti gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso;
sentita la relazione del Consigliere dott. ((omissis));
viste le conclusioni del Pubblico Ministero, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con sentenza del 23.3.2015 il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Termini Imerese applicava, ex articolo 444 c.p.p., nei confronti d…

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