Il decorso di un lungo periodo di tempo, anche superiore a nove anni, tra l'adozione di provvedimenti amministrativi illegittimi di inquadramento professionale di pubblici dipendenti in categoria superiore, a seguito di procedure selettive interne di progressione economica verticale, e l'esercizio del potere di annullamento d'ufficio in autotutela di tali provvedimenti, non consente l'annullamento oltre il termine di tre anni dalla acquisizione di efficacia dei provvedimenti medesimi, in applicazione dell'art. 1, comma 136, della legge n. 311 del 2004, norma speciale e prevalente rispetto alla disciplina generale dell'art. 21-nonies della legge n. 241 del 1990 sull'annullamento d'ufficio, in quanto volta a realizzare un equilibrio tra l'interesse pubblico al risparmio di spesa e la tutela dell'affidamento del privato in una situazione ormai consolidata. Pertanto, l'annullamento in autotutela di tali provvedimenti, intervenuto oltre il termine triennale, è illegittimo, con conseguente diritto dei dipendenti interessati al ripristino della situazione precedente e al pagamento degli emolumenti indebitamente non corrisposti.