Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 7264 del 1 marzo 2022

ECLI:IT:CASS:2022:7264PEN

Massima

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Il delitto di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente di cui all'art. 353-bis c.p. non è configurabile in caso di affidamento diretto di lavori, senza gara pubblica, in quanto la condotta perturbatrice deve riguardare un procedimento amministrativo funzionale a una "gara" e, dunque, il bando o un atto che ponga le regole, le modalità di accesso, i criteri di selezione e disciplini il modo di effettuare una comparazione valutativa tra più soggetti. Pertanto, quando l'affidamento dell'esecuzione dell'appalto avviene in assenza di ogni forma competitiva e concorsuale, secondo lo schema dell'affidamento sottosoglia comunitaria, il delitto di cui all'art. 353-bis c.p. non è configurabile. La norma incriminatrice richiede, sul piano della tipicità, un'azione finalizzata ad inquinare il contenuto di un atto che detta i requisiti e le modalità di partecipazione alla competizione, nonché ogni altra informazione necessaria a tale scopo. La condotta perturbatrice deve quindi riguardare un procedimento amministrativo che contempli una qualsiasi procedura selettiva, la pubblicazione di un bando o di un atto che abbia la stessa funzione. In caso di affidamento diretto, il delitto previsto dall'art. 353-bis c.p. è configurabile solo quando la trattativa privata, al di là del nomen iuris, prevede, nell'ambito del procedimento amministrativo di scelta del contraente, una "gara", sia pure informale, cioè un segmento valutativo concorrenziale; non è invece configurabile nelle ipotesi di contratti conclusi dalla pubblica amministrazione a mezzo di trattativa privata in cui il procedimento è svincolato da ogni schema concorsuale, né quando la decisione di procedere all'affidamento diretto è essa stessa il risultato di condotte perturbatrici volte ad evitare la gara.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabriz - rel. Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Paola;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 4.8.2021 emessa dal Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. DALL'OLIO Marco, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricors…

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