Cassazione penale Sez. II sentenza n. 15818 del 10 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:15818PEN

Massima

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Il reato di rapina è integrato anche quando l'autore, pur essendo affetto da disturbi della personalità, sia in grado di comprendere la portata illecita della propria condotta e di autodeterminarsi, come dimostrato dalla materialità dell'azione criminosa, quale l'uso di un'arma per minacciare la vittima e il compimento di un lungo tragitto per allontanarsi dal luogo del delitto. In tali casi, la capacità di intendere e di volere non risulta esclusa o grandemente scemata, neppure in presenza di assunzione di farmaci, essendo sufficiente che l'imputato abbia mantenuto un livello di coscienza e di autocontrollo tale da consentirgli di realizzare consapevolmente la condotta delittuosa. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dell'elemento soggettivo del reato, deve pertanto considerare la concreta modalità di esecuzione del fatto, le circostanze ad esso connesse e l'assenza di vizi mentali invalidanti, come accertati anche da perizie tecniche, senza che sia sufficiente il mero riferimento a condizioni psichiche pregresse o all'assunzione di farmaci al momento del fatto. La valutazione complessiva della capacità di intendere e di volere, effettuata in modo adeguato e congruente dai giudici di merito, non è sindacabile in sede di legittimità, ove non si ravvisino vizi logici o giuridici nella motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Presidente

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. MONACO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/10/2017 della CORTE APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. IGNAZIO PARDO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore, Dott. BIRRITTERI LUIGI, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore:
L'avvocato (OMISSIS), in dife…

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