Cassazione penale Sez. II sentenza n. 16065 del 17 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:16065PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare di custodia in carcere, confermato in sede di riesame, è legittimo quando i giudici di merito hanno adeguatamente motivato in ordine alla sussistenza delle esigenze cautelari, in particolare il pericolo di reiterazione del reato, sulla base di elementi concreti e specifici, quali la personalità negativa dell'imputato e i suoi precedenti penali, senza che possa essere sindacata in sede di legittimità la valutazione di merito effettuata, salvo che non emerga una manifesta illogicità della motivazione, percepibile ictu oculi. La contestazione della sussistenza della gravità indiziaria è preclusa in sede cautelare, essendo già stata accertata con la sentenza di primo grado. Il ricorso per cassazione che si risolva in una mera serie di doglianze generiche, non attinenti specificamente al provvedimento impugnato, è inammissibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. LOMBARDO Luigi - rel. Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1312/2014 TRIB. LIBERTA' di MILANO, del 29/10/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUIGI GIOVANNI LOMBARDO;

sentite le conclusioni del PG Dott. Fimiani Pasquale, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

1. (OMISSIS) (imputato del delitto di cui all'articolo 643 c.p. in danno di (OMISSIS)) ricorre personalmente per cassazione avv…

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