Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6165 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:6165SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di demolizione di opere edilizie abusive è improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, qualora l'amministrazione comunale abbia successivamente rilasciato la sanatoria di quanto realizzato abusivamente. In tal caso, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, in quanto il provvedimento impugnato ha perso la sua efficacia e attualità per effetto del successivo provvedimento di sanatoria, che ha sanato la situazione di illegittimità originaria. La declaratoria di improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse è dovuta anche in assenza di espressa rinuncia al ricorso da parte del ricorrente, in quanto il rilascio della sanatoria da parte dell'amministrazione comunale determina il venir meno dell'interesse del privato alla prosecuzione del giudizio. In tale ipotesi, il giudice amministrativo non può entrare nel merito della legittimità del provvedimento impugnato, essendo precluso ogni ulteriore accertamento sulla fondatezza della pretesa dedotta in giudizio. Le spese di lite possono essere compensate tra le parti, in considerazione della peculiarità della vicenda processuale e della sopravvenuta definizione della situazione controversa.

Sentenza completa

N. 00551/1995
REG.RIC.

N. 06165/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00551/1995 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso n. 551 del 1995, proposto da Lettieri Amelia e Cono Federico, rappresentati e difesi dall'avv. Luca di Raimondo, presso il cui studio sono elettivamente domiciliati, in Roma, via Firenze n. 38;

contro

il Comune di Roma (ora: Roma Capitale), in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. , per il presente giudizio elettivamente domiciliato in Roma, alla via del Tempio di Giove n. 21, presso la sede dell’Avvocatura capitolina;

per l'annullamento

del provvedimento n. 1183, notificato il 2 novembre 1994, con il quale il Dirigente superiore reggente della 19° Circoscrizione del Comune di Roma h…

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