Cassazione penale Sez. II sentenza n. 48553 del 24 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:48553PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di frode informatica si configura quando l'attività fraudolenta dell'agente investe non la persona (soggetto passivo), di cui difetta l'induzione in errore, bensì il sistema informatico di pertinenza della medesima, attraverso la manipolazione di detto sistema. L'elemento soggettivo del reato di frode informatica può configurarsi anche nella forma del dolo indiretto, quando il reo si rappresenta l'evento di danno, sia pure materialmente riconducibile alla condotta altrui, ed esso sia comunque direttamente riconducibile alla sua volontà, essendo stato preveduto come ulteriore conseguenza dell'azione concordata ed accettato dall'agente il rischio del verificarsi di tale previsione. Ai fini della configurabilità del concorso nel reato di frode informatica, non è necessario un previo accordo o la reciproca consapevolezza del concorso altrui, essendo sufficiente che l'attività costitutiva del concorso fornisca un apprezzabile contributo, in tutte o alcune fasi di ideazione, organizzazione od esecuzione, alla realizzazione dell'altrui proposito criminoso, purché le condotte dei concorrenti risultino, alla fine, con giudizio di prognosi postuma, integrate in un unico obiettivo, perseguito in varia e diversa misura dagli imputati, e ciascun agente abbia conoscenza, anche unilaterale, del contributo recato alla condotta altrui.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. DE SANTIS Anna Maria - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - rel. Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina A. - Consigliere

Dott. MONACO Marco M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
contro la sentenza della Corte di Appello di Roma dell'11.1.2017;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Pierluigi Cianfrocca;
udito il Pubblico Ministero, in persona del sost. Proc. Gen. Dott. PICARDI Antonietta, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito l'Avv. (OMISSIS), in difesa dell'imputato, che ha concluso per l'…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.