Cassazione penale Sez. II sentenza n. 19280 del 6 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:19280PEN

Massima

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Il reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti si configura quando emerge un contesto organizzativo di fatto idoneo a integrare gli elementi costitutivi del delitto, caratterizzato da: uniformità e ripetizione delle condotte delittuose nel tempo, che denotano la continuità dell'attività di spaccio; frequenti contatti tra i partecipi e loro concreta capacità di procurarsi e distribuire diverse quantità di droga; concentrazione dell'attività illecita in un determinato luogo abitualmente frequentato da tossicodipendenti per rifornirsi; modalità consolidate e note ai clienti per l'acquisto dello stupefacente; adozione di cautele per evitare i controlli delle forze dell'ordine. Tali elementi, unitamente alla prova del ruolo attivo e direttivo svolto dal singolo indagato all'interno del sodalizio, della sua familiarità con gli altri associati e del suo contributo al mantenimento e al raggiungimento dei fini dell'organizzazione, integrano gravi indizi di colpevolezza per il reato associativo. Inoltre, il pericolo di reiterazione del reato, che giustifica l'applicazione della custodia cautelare in carcere, può essere desunto dall'inserimento dell'indagato in un contesto criminale strutturato e operante da lungo tempo, dalla particolare gravità e molteplicità dei fatti contestati, dalla natura del reato associativo che implica stabilità e continuità del vincolo, nonché dalla personalità dell'indagato, desunta dai suoi comportamenti concreti sintomatici di una particolare capacità delinquenziale, tali da rendere inadeguate misure cautelari meno afflittive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI R. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nata a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Catanzaro, sezione del riesame in data 2/11/2012;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Roberto Maria Carrelli Palombi di Montrone;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, dott. VOLPE Giuseppe che ha concluso chiedendo che il ricorso venga dichiarato inammissibile;

udito per l'indag…

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