Cassazione penale Sez. II sentenza n. 15322 del 3 aprile 2013

ECLI:IT:CASS:2013:15322PEN

Massima

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La competenza territoriale per il reato di associazione per delinquere, in caso di connessione con altri reati, si determina in base al luogo in cui si è realizzata l'operatività della struttura organizzativa del sodalizio criminoso, a prescindere dal luogo di consumazione dei singoli reati-fine. Qualora non emerga con chiarezza il luogo in cui l'associazione opera o abbia operato, né sia possibile individuare il luogo di consumazione del reato più grave, la competenza si determina in base al luogo di consumazione del reato che, in via decrescente, si presenta come il più grave tra quelli residui. La connessione tra il delitto associativo e i reati-fine può ritenersi sussistente solo nell'eccezionale ipotesi in cui risulti che fin dalla costituzione del sodalizio criminoso o dall'adesione ad esso, un determinato soggetto, nell'ambito del generico programma criminoso, abbia già individuato uno o più specifici fatti di reato, da lui poi effettivamente commessi. Il controllo di legittimità della Corte di Cassazione sui provvedimenti cautelari è limitato all'esame dell'atto impugnato al fine di verificare la congruità delle argomentazioni rispetto al fine giustificativo del provvedimento, senza poter sindacare gli apprezzamenti di fatto compiuti dal giudice di merito circa la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e l'adeguatezza della misura cautelare applicata, salvo che non risultino "prima facie" dal testo del provvedimento illogicità o errori giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DI MARZIO F. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 448/2012 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 25/05/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FABRIZIO DI MARZIO;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), sulla inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale di Reggio Calabria, decidendo sull'istanza di riesame proposta da (OMISSIS) avverso l'ordinanza de…

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