Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 38696 del 25 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:38696PEN

Massima

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Il reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309 del 1990 si configura quando vi sia la prova dell'esistenza di una stabile struttura associativa, connotata dai requisiti tipici della fattispecie, attiva nel settore della droga, con una organizzazione finalizzata alla commercializzazione di numerosi quantitativi anche ingenti di stupefacenti, con fonti di approvvigionamento in aree territoriali nevralgiche del narcotraffico, mezzi di comunicazione e di spostamento dei sodali, nonché un sistema di controllo e contrasto di eventuali interventi delle forze dell'ordine. La partecipazione al sodalizio criminoso può essere desunta anche da condotte di collaborazione e di agevolazione dell'attività dell'organizzazione, come il custodire lo stupefacente, segnalare la presenza delle forze dell'ordine, veicolare i messaggi del capo dell'associazione, intrattenere i contatti con i clienti e i sodali, anche se non direttamente coinvolti nell'esecuzione materiale dei reati-fine, purché consapevoli del ruolo ricoperto e del contributo fornito al perseguimento degli scopi dell'associazione. Il giudizio di gravità indiziaria, ai fini dell'applicazione della misura cautelare, non richiede la certezza della colpevolezza, ma soltanto l'elevata probabilità della stessa, sulla base di un quadro probatorio completo e logicamente coerente, la cui valutazione è riservata in via esclusiva al giudice del merito, senza che possa integrare il vizio di motivazione la mera prospettazione di una diversa e più adeguata valutazione degli elementi indiziari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA Frances - rel. Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CO. DO. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 258/2011 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO, del 22/02/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO PAOLO GRAMENDOLA;

sentite le conclusioni del PG Dott. Fodaroni Maria Gisueppina per la inammissibilita' del ricorso.

Osserva in:

FATTO E DIRITTO

Con ordinanza in data 22/2/2011 il Tribunale di Catanzaro, adito dall'indagata…

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