Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27969 del 6 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:27969PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione finalizzata al traffico di stupefacenti sussiste quando emerga un solido quadro indiziario, desunto da intercettazioni telefoniche ed ambientali, riscontrate da sequestri e arresti, comprovante l'esistenza di un gruppo stabilmente e da tempo dedito al traffico di stupefacenti, con precisa ripartizione di compiti e ruoli, disponibilità di luoghi di occultamento, un canale di rifornimento stabile, mezzi economici e una rete distributiva in grado di assorbire periodicamente non modici quantitativi di droga. La consapevolezza degli indagati di essere inseriti in tale gruppo e di collaborare in modo coordinato e stabile per la realizzazione del programma criminoso, coltivata anche dopo gli arresti e le perdite subite, integra l'elemento soggettivo del reato associativo. Ai fini della valutazione delle esigenze cautelari, il concreto pericolo di reiterazione del reato può desumersi non solo dalla reiterazione delle condotte, ma anche dall'apporto fornito dall'indagato dopo l'arresto di un concorrente per assicurare la continuità operativa dell'associazione, nonché dalla sua specifica attitudine ai traffici illeciti, desumibile da precedenti penali per reati contro il patrimonio. La frammentarietà degli elementi indiziari e l'impossibilità di attribuire le singole condotte all'indagato non escludono la sussistenza del reato associativo, ove emerga comunque il suo ruolo subordinato ma fiduciario nell'ambito del gruppo, la sua partecipazione attiva e consapevole al programma criminoso, nonché il suo contributo concreto per assicurarne la continuità operativa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - rel. Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 31/03/2016 del Tribunale del riesame di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CRISCUOLO Anna;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. MARINELLI Felicetta, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata il Tribunale del riesame di Palermo …

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