Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 19037 del 20 aprile 2017

ECLI:IT:CASS:2017:19037PEN

Massima

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Il possesso di una quantità non esigua di sostanze stupefacenti non determina automaticamente la presunzione di destinazione della droga a fini di spaccio, dovendo il giudice valutare globalmente, sulla base di tutti gli elementi di prova acquisiti, se le modalità di presentazione e le altre circostanze dell'azione siano tali da escludere una finalità meramente personale della detenzione. In particolare, il giudice deve tenere conto di fattori quali le dichiarazioni dell'imputato circa l'uso personale, la dimostrazione di un abnorme consumo di droga da parte dello stesso, la prova della sua capacità economica di sostenere consistenti esborsi per l'acquisto, la presenza di una cospicua scorta di sostanze e l'utilizzo di strumenti come la bilancia per non essere imbrogliato dai venditori. Tali elementi, valutati complessivamente e prudentemente, possono rendere plausibile la tesi dell'uso personale, anche in presenza di quantità non esigue, senza che il giudice possa limitarsi a considerare il solo dato ponderale. Pertanto, la mera quantità della droga detenuta non è sufficiente a fondare una condanna per detenzione a fini di spaccio, dovendo il giudice verificare in concreto la destinazione d'uso sulla base di tutti gli elementi probatori rilevanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BIANCHI Luisa - Presidente

Dott. GIANNITI Pasquale - Consigliere

Dott. TANGA ((omissis)) - Consigliere

Dott. MICCICHE' Loredana - Consigliere

Dott. CENCI Daniele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/09/2015 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 22/03/2017, la relazione svolta dal Consigliere Dr. DANIELE CENCI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. CIRO ANGELILLIS che ha concluso per il rigetto del ricorso;
uditi gli avv.ti (OMISSIS) e (OMISSIS), del Foro di Busto Arsizio, per l&#…

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