Cassazione penale Sez. III sentenza n. 23121 del 12 giugno 2012

ECLI:IT:CASS:2012:23121PEN

Massima

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La sottoscrizione del giudice sul verbale di udienza di convalida dell'arresto, di cui l'ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere costituisce parte integrante, soddisfa il requisito di forma previsto dall'art. 292 c.p.p., comma 2, lett. c), non essendo necessaria una sottoscrizione separata dell'ordinanza stessa. L'ordinanza cautelare, pertanto, non è nulla per mancanza di sottoscrizione, essendo sufficiente la sottoscrizione del verbale di udienza da parte del giudice, che in tal modo ne attesta la paternità e la conformità al suo convincimento. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione è che l'ordinanza cautelare, emessa all'esito dell'udienza di convalida dell'arresto, è validamente sottoscritta dal giudice mediante la sottoscrizione del relativo verbale di udienza, non essendo necessaria una sottoscrizione separata dell'ordinanza stessa. Tale principio si fonda sulla considerazione che l'ordinanza cautelare costituisce parte integrante del verbale di udienza, di cui condivide la sottoscrizione da parte del giudice, la quale attesta la paternità e la conformità dell'ordinanza al suo convincimento. Pertanto, la mancata sottoscrizione separata dell'ordinanza non determina la nullità della stessa, essendo sufficiente la sottoscrizione del verbale di udienza per soddisfare il requisito di forma previsto dall'art. 292 c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO ((omissis)) - Presidente

Dott. SQUASSONI Claudia - Consigliere

Dott. LOMBARDI ((omissis)) - Consigliere

Dott. GENTILE Mario - rel. Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 09/11/2011 del Tribunale di Roma;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del sostituto Procuratore Generale dott. POLICASTRO Aldo che ha concluso chiedendo la inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO

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