L'esercizio di un'attività commerciale di somministrazione di alimenti e bevande, quale una pizzeria, richiede il previo rilascio di apposita autorizzazione amministrativa da parte del Comune competente, ai sensi della normativa speciale di cui alla Legge n. 287/1991, a prescindere dalla circostanza che l'attività rientri nella categoria degli esercizi di vicinato di cui al D.Lgs. n. 114/1998. Pertanto, l'avvio e la prosecuzione di tale attività in assenza della prescritta autorizzazione comunale integra un'ipotesi di esercizio abusivo, legittimando l'adozione da parte del Comune di un provvedimento di cessazione dell'attività medesima. L'obbligo di comunicazione previsto dall'art. 7 del D.Lgs. n. 114/1998 per gli esercizi di vicinato presuppone comunque il rispetto di specifici requisiti, tra cui la disponibilità giuridica dei locali in cui si svolge l'attività, che il titolare dell'esercizio è tenuto a comprovare. In mancanza di tale prova, il Comune è legittimato ad adottare il provvedimento di cessazione dell'attività, anche in assenza di una formale autorizzazione.