Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio della propria funzione di giustizia amministrativa, ha statuito che l'amministrazione è tenuta a provvedere espressamente sulla richiesta di autorizzazione alla realizzazione di una struttura sanitaria, entro i termini assegnati, pena la nomina di un commissario ad acta che, in luogo dell'amministrazione inerte, adotti il provvedimento dovuto. Tale principio si fonda sulla necessità di garantire il diritto del privato a ottenere una risposta espressa da parte della pubblica amministrazione, in ossequio ai canoni di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, nonché al principio di certezza del diritto. L'inerzia dell'amministrazione, infatti, lede il legittimo affidamento del privato e pregiudica l'esercizio del suo diritto soggettivo, rendendo necessario il ricorso allo strumento straordinario del commissariamento per assicurare l'adozione del provvedimento dovuto. Il Tribunale, pertanto, ha ritenuto di dover nominare un commissario ad acta, con il compito di superare l'inerzia del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro della Regione Calabria e di adottare il provvedimento di autorizzazione entro il termine assegnato, al fine di garantire l'effettività della tutela giurisdizionale e il rispetto dei principi di buona amministrazione. Tale soluzione, volta a rimediare all'inerzia dell'amministrazione, si pone a presidio del diritto del privato a ottenere una risposta espressa sulla propria istanza, in tempi certi e ragionevoli, senza subire pregiudizi derivanti dall'inerzia della pubblica amministrazione.