Il rinnovo del permesso di soggiorno per stranieri non può essere negato sulla base di una valutazione meramente statica della situazione dell'interessato, essendo necessaria una valutazione dinamica che tenga conto di nuovi elementi sopravvenuti, come la sopravvenuta disponibilità di un rapporto di lavoro, che possano consentire il rilascio o il rinnovo del titolo di soggiorno. L'Amministrazione è tenuta a valutare attentamente tali nuovi elementi, anche in relazione alle condizioni di salute dell'interessato e al suo percorso di inserimento sociale, senza poter fondare il diniego su meri riferimenti a precedenti vicende giudiziarie non adeguatamente motivati. Il termine di 60 giorni previsto per la presentazione della domanda di rinnovo ha natura ordinatoria e non perentoria, sicché il suo mancato rispetto non può di per sé legittimare il rigetto della domanda, specie ove l'interessato abbia addotto giustificazioni oggettive per il ritardo, come gravi condizioni di salute e periodi di detenzione. In ogni caso, l'Amministrazione è tenuta a garantire allo straniero, anche in condizioni di irregolarità, l'erogazione di cure essenziali e continuative per la tutela del suo diritto fondamentale alla salute, quale nucleo inviolabile della dignità umana.