Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La libertà di iniziativa economica privata, sancita dall'art. 41 della Costituzione, costituisce il principio generale che disciplina l'esercizio dell'attività commerciale, il quale può essere limitato solo per tutelare valori irrinunciabili come la sicurezza, la libertà e la dignità umana. In tale contesto, la disciplina regionale del commercio, nel rispetto dei vincoli costituzionali e comunitari, deve ispirarsi alla tendenziale libertà degli scambi e alla massima estensione possibile delle aperture domenicali e festive degli esercizi commerciali. L'ente locale, nell'esercizio della propria potestà regolamentare sugli orari di apertura e chiusura degli esercizi commerciali, può individuare i giorni di deroga all'obbligo di chiusura domenicale e festiva, concertare ulteriori aperture e concordare aperture festive e domenicali nella massima estensione possibile, sulla base di accordi con le organizzazioni di categoria. Tuttavia, tali limitazioni alla libertà di iniziativa economica possono essere giustificate solo da ragioni preminenti di interesse generale, che devono essere espressamente indicate dall'autorità comunale nell'adottare i relativi provvedimenti.