Cassazione penale Sez. III sentenza n. 24355 del 10 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:24355PEN

Massima

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Il termine per l'impugnazione di una sentenza penale decorre dalla data di notifica della stessa all'imputato o al suo difensore, operando per entrambi il termine che scade per ultimo, anche quando il difensore non sia legittimato in proprio alla proposizione del gravame. Pertanto, ove il giudice ritardi il deposito della motivazione della sentenza senza indicare un termine diverso da quello di legge, il termine di impugnazione è quello di trenta giorni previsto dall'articolo 585 c.p.p., comma 1, lettera b), decorrente dalla data di notificazione o di comunicazione dell'avviso di deposito della sentenza all'imputato o al suo difensore, computandosi il termine più lungo tra quelli scadenti per l'imputato e per il suo difensore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. SAVINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1382/2013 CORTE APPELLO di L'AQUILA, del 18/09/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. VINCENZO PEZZELLA;

lette le conclusioni del PG Dott. GERACI Vincenzo, che ha chiesto annullarsi senza rinvio l'ordinanza impugnata.

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte di Appello di L'Aquila, pronunciando nei confronti dell' odierno ricorrente (OMISSIS), con ordinanza del 18.9.2013 de…

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