Cassazione penale Sez. II sentenza n. 30712 del 23 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:30712PEN

Massima

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Il contributo del soggetto non professionista alle attività di un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati di truffa e reati tributari, anche se prestato in una fase successiva alla realizzazione dei reati fine, integra comunque la fattispecie di partecipazione al reato associativo, qualora le sue condotte risultino funzionalmente connesse alla realizzazione degli scopi della consorteria criminosa, come il consolidamento dei profitti illeciti e la prosecuzione delle attività delittuose, anche in diversi ambiti e contesti. Ciò in quanto è punibile a titolo di partecipazione all'associazione criminosa anche il soggetto che dia il suo contributo all'attività associativa, anche per una fase temporalmente limitata, purché tale contributo risulti diretto al perseguimento degli obiettivi propri del sodalizio. Pertanto, la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per il reato associativo non è esclusa dalla circostanza che l'indagato sia intervenuto nelle vicende del sodalizio in una fase successiva alla realizzazione dei reati fine, qualora le sue condotte risultino comunque funzionali al consolidamento dei profitti illeciti e alla prosecuzione delle attività delittuose del gruppo criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe M. - Presidente

Dott. ESPOSITO Antonio - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DE. BL. GA. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 09/01/2009 TRIB. LIBERTA' di MILANO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. ESPOSITO ANTONIO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. DI POPOLO Angelo, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

FATTO E DIRITTO

Con ordinanza del 22/12/2008, il G.I.P. del Tribunale di Varese applicava la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti…

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