Cassazione penale Sez. III sentenza n. 27290 del 19 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:27290PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti può essere desunta anche dalla commissione di singoli episodi criminosi, purché il contributo dell'agente risulti funzionale per l'esistenza stessa dell'associazione in un dato momento storico, essendo sufficiente la consapevolezza e la volontà di partecipare, assieme ad almeno altre due persone aventi la stessa consapevolezza e volontà, ad una società criminosa strutturata e finalizzata secondo lo schema legale, senza che sia necessaria la conoscenza reciproca fra tutti gli associati. Ai fini della configurabilità del delitto di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti non è richiesto un atto di investitura formale, ma è necessario che il contributo dell'agente risulti funzionale per l'esistenza stessa dell'associazione in un dato momento storico, potendo la prova del vincolo permanente, nascente dall'accordo associativo, essere data anche per mezzo dell'accertamento di facta concludentia, quali i contatti continui tra gli spacciatori, i beni necessari per le operazioni delittuose, le forme organizzative utilizzate, sia di tipo gerarchico che mediante divisione dei compiti tra gli associati, la commissione di reati rientranti nel programma criminoso e le loro specifiche modalità esecutive. Inoltre, per la configurabilità dell'associazione dedita al narcotraffico non è richiesta la conoscenza reciproca fra tutti gli associati, essendo sufficiente la consapevolezza e la volontà di partecipare, assieme ad almeno altre due persone aventi la stessa consapevolezza e volontà, ad una società criminosa strutturata e finalizzata secondo lo schema legale. Pertanto, non rileva che l'imputato, nell'ambito del sodalizio, tenesse i rapporti con il solo capo del sodalizio, essendo sufficiente che egli avesse coscienza e volontà che il suo inserimento quale stabile acquirente della sostanza ceduta da una struttura organizzata fosse funzionale alle dinamiche operative dell'associazione ed alla crescita criminale della stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. SOCCI Angelo Matte - Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni - rel. Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 31/10/2018 del Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. Gianni Filippo Reynaud;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. Molino Pietro, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 31 ottobre 2018, il Tribunale di Napoli ha respinto l'istanza di riesame pro…

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