Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 4038 del 2023

ECLI:IT:TARCT:2023:4038SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'ipotesi in cui alla dichiarazione di pubblica utilità non abbia fatto seguito l'emanazione di un tempestivo decreto di esproprio, afferma che l'Amministrazione ha l'obbligo giuridico di far venir meno l'occupazione sine titulo e di adeguare la situazione di fatto a quella di diritto, restituendo l'immobile al legittimo titolare dopo aver demolito quanto ivi realizzato, in quanto la realizzazione dell'opera pubblica sul fondo illegittimamente occupato costituisce un mero fatto, non in grado di assurgere a titolo dell'acquisto e come tale inidoneo a determinare il trasferimento della proprietà, che può dipendere solo da un formale atto di acquisizione dell'Amministrazione. Tuttavia, l'Amministrazione può procedere all'acquisizione del bene ai sensi dell'art. 42-bis del D.P.R. n. 327/2001, con la conseguenza che ogni controversia relativa alla determinazione e corresponsione dell'indennizzo previsto per tale acquisizione sanante è devoluta alla giurisdizione del giudice ordinario. In alternativa alla restituzione e al risarcimento per l'illegittima occupazione, l'Amministrazione può attivarsi perché il possesso illegittimo si converta in possesso legittimo a seguito di un valido titolo di acquisto, che, in primo luogo, potrà essere quello previsto dall'art. 42-bis del D.P.R. n. 327/2001. Pertanto, il Tribunale Amministrativo Regionale ordina all'Amministrazione di determinarsi in ordine alla restituzione o all'acquisizione del bene occupato entro sessanta giorni dalla comunicazione della decisione, fatta salva ogni altra ipotesi di acquisto legittimo del bene stesso da parte dell'Amministrazione resistente.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/12/2023

N. 04038/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00393/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 393 del 2018, proposto da Santi De Pasquale e Elvira De Pasquale, rappresentati e difesi dagli avvocati Luciana De Robertis e Maurizio Savio La Pedalina, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Maurizio Savio La Pedalina in Messina, v.le L. Cadorna n. 14;

contro

Regione Siciliana - Assessorato Regionale Agricoltura Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea, Regione Siciliana - Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Messina, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura dello Stat…

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