Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 35365 del 15 settembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:35365PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, gode di un ampio margine di discrezionalità nella valutazione degli elementi di fatto acquisiti, la cui interpretazione non può essere sindacata in sede di legittimità se non per vizi di manifesta illogicità o irragionevolezza. Il giudice di merito, infatti, è l'unico titolare della prerogativa di apprezzare e interpretare gli elementi probatori, senza che il giudice di legittimità possa sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, salvo i casi in cui la motivazione risulti carente, contraddittoria o viziata da errori di diritto. La valutazione degli elementi indiziari e delle esigenze cautelari, pertanto, rientra nell'esclusiva competenza del giudice di merito, il cui apprezzamento non può essere sindacato in sede di legittimità se non per vizi logici o giuridici, non essendo consentito in questa sede l'accreditamento di una diversa e alternativa interpretazione degli elementi di fatto acquisiti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CE. GI. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 03/08/2007 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MILO NICOLA;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. ((omissis)) A.M., che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv. Randace N., che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

FATTO E DIRITTO

Il Tribunal…

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