Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La sentenza penale di non doversi procedere per intervenuta prescrizione del reato non ha efficacia di giudicato nel giudizio civile di risarcimento del danno, in quanto tale pronuncia è meramente processuale e non accerta la responsabilità penale dell'imputato. Pertanto, la parte civile è priva di interesse ad impugnare la sentenza di proscioglimento per prescrizione, non essendo tale pronuncia idonea a pregiudicare l'utile esercizio dell'azione civile. Ciò in quanto, ai sensi dell'art. 652 c.p.p., solo la sentenza penale irrevocabile di assoluzione pronunciata all'esito del dibattimento ha efficacia di giudicato nel giudizio civile per le restituzioni e il risarcimento del danno, mentre le pronunce di non doversi procedere per estinzione del reato non producono alcun effetto extrapenale. Tale principio, fondato sulla necessità di un'interpretazione restrittiva delle norme che derogano al principio di autonomia dei giudizi penale e civile, si applica anche nel caso in cui la parte civile contesti la già intervenuta prescrizione del reato, non essendo tale deliberazione idonea a pregiudicare l'esercizio dell'azione civile.