Cassazione penale Sez. II sentenza n. 12000 del 30 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:12000PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo di legittimità sui provvedimenti cautelari, non può sindacare gli elementi materiali e fattuali delle vicende indagate, né riesaminare le caratteristiche soggettive dell'indagato e le esigenze cautelari, essendo tali valutazioni riservate in via esclusiva al giudice del merito e al tribunale del riesame. Il controllo di legittimità è circoscritto all'esame dell'atto impugnato al fine di verificare la presenza di due requisiti: l'esposizione delle ragioni giuridicamente significative che hanno determinato il provvedimento e l'assenza di illogicità evidenti, ossia la congruità delle argomentazioni rispetto al fine giustificativo del provvedimento. Pertanto, il vizio di mancanza della motivazione dell'ordinanza del riesame in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza non può essere sindacato dalla Corte di legittimità, quando non risulti "prima facie" dal testo del provvedimento impugnato, restando ad essa estranea la verifica della sufficienza e della razionalità della motivazione sulle questioni di fatto. Inoltre, ai fini della configurabilità dell'aggravante del metodo mafioso, è sufficiente che il soggetto agente faccia riferimento, in maniera anche contratta od implicita, al potere criminale dell'associazione mafiosa, in quanto tale potere è di per sé noto alla collettività del territorio in cui opera l'organizzazione criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IMPERIALI Luciano - Presidente

Dott. FILIPPINI Stefano - rel. Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 17/07/2020 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. STEFANO FILIPPINI;
lette le conclusioni del PG Dott. TOCCI STEFANO;
Ricorso trattato con contraddittorio scritto ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 11.5.2020 il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Reggio Calabria applicava la misura caute…

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