Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32712 del 2 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:32712PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condanna per il reato di lesioni personali aggravate è legittima quando la ricostruzione dell'azione e della condotta delle parti, effettuata dai giudici di merito sulla base di una motivazione articolata e logica, risulta immune da vizi logici o giuridici. L'interesse a far valere l'inutilizzabilità di dichiarazioni rese dalla persona offesa deve essere specificamente illustrato, dimostrando che tale vizio possa condurre a un esito più favorevole per l'imputato. La mera esistenza di un procedimento a parti invertite non è sufficiente a far ritenere inutilizzabili le dichiarazioni, in assenza di indicazioni concrete sul loro contenuto e sulla loro incidenza sulla ricostruzione operata dai giudici. Il mancato reperimento del corpo contundente utilizzato non esclude la configurabilità dell'aggravante, quando la responsabilità sia comunque accertata sulla base di altri elementi probatori, come la deposizione della persona offesa e la gravità delle lesioni riscontrate. Il diniego delle attenuanti generiche può essere legittimamente motivato con il riferimento alla gravità delle modalità esecutive della condotta e della lesione prodotta, senza necessità di esaminare tutti gli elementi prospettati dall'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. CARUSILLO Elena - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/01/2019 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere BARBARA CALASELICE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore PERLA LORI, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento impugnato, la Corte d'appello di Napoli ha confermato la condanna emessa dal Tribunale in sed…

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