Consiglio di Stato sentenza n. 6413 del 2005

ECLI:IT:CDS:2005:6413SENT

Massima

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Il rilascio dell'autorizzazione di passo carrabile da parte del Comune rientra nella competenza del dirigente comunale, in applicazione del principio di separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo, spettanti agli organi di governo, e funzioni di gestione amministrativa, finanziaria e tecnica, attribuite ai dirigenti. L'autorizzazione di passo carrabile, infatti, non attiene alla materia della sicurezza pubblica di competenza del Sindaco, ma concerne più propriamente la prevenzione delle turbative dell'ordine pubblico e la regolazione della circolazione stradale, ambiti rientranti nelle funzioni gestionali dei dirigenti comunali. Pertanto, il provvedimento autorizzativo impugnato, emesso dal dirigente competente e non dal Sindaco, è da ritenersi legittimo. Inoltre, l'autorizzazione di passo carrabile non è viziata da travisamento del fatto, in quanto essa consente il mantenimento in esercizio di un accesso materialmente esistente, e non la creazione di uno nuovo. Parimenti, non sussistono vizi relativi alla violazione di presupposti o di precedenti concessioni edilizie, atteso che l'area interessata, pur essendo indicata come "area di parcheggio pubblico" nel progetto allegato alla concessione edilizia, non risulta essere stata effettivamente assoggettata a tale uso pubblico, mantenendo la sua natura di proprietà privata e la destinazione all'uso dei condomini. Infine, le ulteriori censure relative al rispetto dei requisiti tecnici e alla sussistenza dei presupposti per la deroga ai parametri di legge attengono ad apprezzamenti di natura tecnico-discrezionale, sottratti al sindacato di legittimità, in assenza di manifesta illogicità o travisamento dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale,
Sezione Quinta
ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello n. 6582 del 2002 proposto dalla Sk. La. Ca. s.n.c., in persona del suo legale rappresentante, rappresentata e difesa dagli avv.ti Da. Ga. e Pa. Vi., con domicilio eletto, come per legge, nella Segreteria del Consiglio di Stato,
contro
il Comune di Giussano, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv.ti Ca. An., Ma. Lu. Ce., Al. Fo. e Lu. Vi. e presso lo studio di quest'ultimo elettivamente domiciliato in Ro., Via As. n. 8/2,
e nei confronti
del Condominio Ir., sito in Gi. alla via Ca. n. 85, non costituito in giudizio,
per l'annullamento
della sentenza n. 2266 in data 4 giugno 2002 pronunciata tra le parti dal Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia-Milano, Sez. III;
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visto l'atto …

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