Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35724 del 29 agosto 2013

ECLI:IT:CASS:2013:35724PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La reciprocità delle offese tra coniugi non costituisce di per sé una causa di non punibilità per il reato di ingiuria, in quanto la genericità delle dichiarazioni testimoniali non consente di desumere una reciprocità di offese nei singoli episodi contestati. Inoltre, il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella liquidazione del danno morale, purché la valutazione sia sorretta da congrua motivazione e rispetti il principio di ragionevole correlazione tra gravità del danno ed entità dell'indennizzo. Infine, l'intervenuta prescrizione del reato comporta l'annullamento senza rinvio della sentenza agli effetti penali, ferme restando le statuizioni civili conseguenti al riconoscimento di colpevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BEVERE Antonio - Presidente

Dott. BRUNO Paolo Antoni - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. LIGNOLA F. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 33/2011 TRIBUNALE di BRINDISI, del 08/02/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 29/04/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FERDINANDO LIGNOLA;

Il Procuratore generale della Corte di cassazione, dr. Elisabetta Cesqui, ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;

per la parte civile e' presente l'Avv. (OMISSIS), in sostituz…

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