Il ricorso proposto personalmente dall'imputato, senza la sottoscrizione di un difensore iscritto all'albo speciale della Corte di Cassazione, è dichiarato inammissibile ai sensi dell'articolo 613 c.p.p., come riformulato dalla L. n. 103 del 2017. Tale requisito formale è essenziale per la validità del ricorso in Cassazione, in quanto garantisce l'assistenza tecnica qualificata necessaria per l'accesso a tale grado di giudizio. La mancata osservanza di tale formalità comporta la declaratoria di inammissibilità del ricorso, con la conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende. Tale principio, volto a tutelare il corretto svolgimento del giudizio di legittimità, si applica in modo uniforme a tutti i ricorsi proposti avverso le decisioni della Corte d'appello, indipendentemente dalle specifiche circostanze del caso concreto, al fine di assicurare l'uniformità e la certezza dell'applicazione della legge.