Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12900 del 5 aprile 2012

ECLI:IT:CASS:2012:12900PEN

Massima

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Il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina o dell'emigrazione illegale, di cui all'art. 12, commi 3 e 3-bis, del d.lgs. n. 286/1998, è un reato di pericolo a forma libera, che può assumere anche le caratteristiche di reato permanente o con effetti permanenti. Tuttavia, non tutte le attività prodromiche alla realizzazione dello scopo perseguito dal reo devono essere necessariamente qualificate come atti autonomamente idonei a porre in pericolo il bene giuridico tutelato dalla norma penale e a integrare, singolarmente considerati, gli estremi del delitto. Ai fini della consumazione del reato, è sufficiente che il soggetto agente si sia presentato al controllo documentale per l'imbarco su un volo diretto all'estero, unitamente a un'altra persona, con due biglietti consequenziali, uno dei quali intestato a persona diversa da quella che esibiva il passaporto, in quanto tale condotta realizza l'ipotesi delittuosa prevista dalla norma, senza che assumano rilevanza autonoma gli atti meramente preparatori, come la sottrazione del passaporto o l'acquisto del biglietto aereo sotto falsa identità. La competenza territoriale per il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina o dell'emigrazione illegale spetta al giudice del luogo in cui si è concretizzata la condotta illecita, e non necessariamente al giudice del luogo in cui sono stati posti in essere gli atti preparatori, salvo che questi ultimi non siano già di per sé idonei a integrare il reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria Cristin - Presidente

Dott. BONITO Francesco M.S - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

Dott. CARTA Adriana - rel. Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera Maria S - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMESSO) N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 1637/2011 TRIB. LIBERTA' di ROMA, del 07/06/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ADRIANA CARTA;

sentite le conclusioni del PG Dott. STABILE Carmine che ha chiesto il rigetto del ricorso e la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali.

RILEVA IN FATTO

1.- Con decisione in data 7 giugno 2011 il Tribunale d…

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